Il Sinis

Dai Giganti di Mont’e Prama parte la strada del museo diffuso
del Sinis – Terra di Mont’e Prama, un parco archeologico naturale
che racconta una storia di settemila anni.

Una terra accogliente

La penisola del Sinis è una terra fertile e felice, con antiche saline e stagni.
Spiagge, insenature e un golfo accolgono, da sempre, chi va per mare.

La penisola del Sinis si trova al centro della costa occidentale della Sardegna fra la baia di is Arenas a nord e il golfo di Oristano a sud, distinta in parte dal resto dell’isola dallo stagno di Cabras.
È una terra abbracciata dalle acque: il mare aperto, il golfo, lo stagno di Cabras, la laguna di Mistras, le paludi satellite, i piccoli stagni retrodunali. Circa tremila ettari di zone umide sono habitat di specie protette da convenzioni internazionali.
Lo stagno di Cabras riveste un ruolo fondamentale nella vita quotidiana degli abitanti del territorio che mantengono vivi i tradizionali sistemi di pesca e di trasformazione e consumo del pescato. Non solo fonte di sostentamento, dunque, ma anche ricchezza culturale e bene identitario.

Visitare la penisola del Sinis è un affascinante viaggio tra natura e ambiente,
archeologia e storia
.

Spiaggia orientale dell’isola di Mal di Ventre, una delle meravigliose spiagge del Sinis.
Lo stagno di Pauli’e Sali, sullo sfondo capo San Marco.
La peschiera di Mar’e Pontis.

Una densità di monumenti storici che non ha eguali in nessun’altra parte della Sardegna

L’età nuragica, per l’importante miglioramento delle tecniche di coltivazione e d’allevamento e l’intensificazione di ogni aspetto dell’economia produttiva e di scambio, vede fiorire in tutto il Sinis un numero elevatissimo di nuraghi e di villaggi nuragici.
In età tardo-nuragica cominciano a essere concrete le testimonianze della presenza dei popoli orientali, per lo più fenici, che percorrevano le rotte mediterranee occidentali alla ricerca delle materie prime e di nuovi mercati per i loro prodotti di raffinato artigianato.
Nella seconda età del ferro nascono empori e città di origine fenicia, la popolazione di tradizione nuragica assorbe usi e costumi orientali e si fonde con gli ospiti ormai integrati.
Infine, in età punica l’antropizzazione dell’area risulta legata allo sviluppo della città di Tharros, con una fase più antica nel sesto secolo avanti Cristo e una più capillare frequentazione nel quinto secolo avanti Cristo nelle aree pianeggianti e perilacustri.
L’assetto territoriale conosciuto in età punica conosce, con il passaggio alla dominazione romana, una forte continuità sia nelle scelte insediative sia nelle pratiche cultuali che rimangono in uso fino almeno al primo secolo dopo Cristo.

Tomba di giganti di Cuccuru Mannu.
Nuraghe S’Urachi.

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Tharros

L’antica città di Tharros sorge all’estremità meridionale della penisola del Sinis. Fondata alla fine dell’ottavo secolo avanti Cristo dai fenici, in un’area già frequentata in età nuragica, è abitata in età punica, romana, imperiale, paleocristiana e altomedievale.

Sviluppo territoriale

Dai Giganti di Mont’e Prama parte la strada del museo diffuso del Sinis – Terra di Mont’e Prama, un Parco archeologico naturale ricco di una storia di settemila anni.

La Fondazione

La Fondazione Mont’e Prama crea e sviluppa il piano strategico di sviluppo turistico-culturale e di valorizzazione del Sinis – Terra di Mont’e Prama.

Museo civico Giovanni Marongiu

Inaugurato nel 1997, il Museo civico Giovanni Marongiu custodisce importanti testimonianze del territorio comunale di Cabras, dalla preistoria al periodo romano.