Torre di San Giovanni

La torre di San Giovanni prende il nome dalla vicina chiesa di San Giovanni di Sinis e fu edificata tra la fine del quindicesimo e l’inizio del sedicesimo secolo sulla sommità dell’altura che sovrasta l’area archeologica di Tharros, con ampio dominio visivo sul golfo di Oristano e verso il mare aperto. È una delle più imponenti del golfo, seconda solo a quella di Torre Grande.

La torre fu costruita, si suppone, sui resti di un nuraghe monotorre e di una torre punica, con pietre di spoglio della città di Tharros e si compone di due corpi cilindrici sovrapposti con un diametro di base di quattordici metri e un’altezza complessiva di quindici metri. L’ingresso si apre a una quota di circa otto metri da terra, raggiungibile oggi tramite un vano scala esterno realizzato nell’Ottocento. Un’ampia sala circolare voltata a cupola, illuminata dall’alto tramite un lucernario, presenta sul pavimento una botola che permetteva l’accesso alla cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, mentre intorno si collocano il caminetto e il locale della “santabarbara”. Sulla terrazza, accessibile tramite una scala interna, nella seconda metà del diciannovesimo secolo, quando la torre fu presidiata per reprimere il contrabbando, furono costruiti due alloggi. La torre era armata con cannoni e spingarde e presidiata da una guarnigione composta da un capitano (alcaide), un artigliere e quattro soldati.

L’edificio è stato restaurato tra il 1987 e il 1990.

Torre di San Giovanni e la spiaggia.

Le altre torri del Sinis

Il complesso delle torri costiere della Sardegna ha rappresentato per secoli uno dei principali sistemi difensivi dell’isola. Queste torri di avvistamento e di difesa risultano in gran parte costruite sotto il dominio spagnolo, ma anche nel periodo antecedente, con materiali e tecniche costruttive simili, in luoghi strategici che consentivano di avvistare l’arrivo di eventuali nemici dal mare, dai pirati saraceni (settimo-quindicesimo secolo) ai corsari barbareschi (sedicesimo-diciannovesimo secolo) in concomitanza con la caduta di Costantinopoli nel 1453 e la cacciati dei Mori dalla Spagna nel 1492.

Nel 1587 il re Filippo II di Spagna costituì la “Reale Amministrazione delle Torri”, affidandole il compito di costruire nuove torri, di provvedere alla loro gestione, di arruolare i soldati e di rifornirli di armi.

Le torri erano disposte in punti strategici da cui era possibile scrutare ampi tratti di mare e ciascuna torre era posizionata da poter comunicare, per mezzo di segnali luminosi, con le torri vicine.

La torre di San Giovanni, di torre Vecchia (o di San Marco) e la torre del Sevo (Turr’e Seu) furono costruite lungo il litorale del Sinis di Cabras tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo, su iniziativa della Corona di Spagna per proteggere le popolazioni locali dalle incursioni dei pirati e dei corsari barbareschi provenienti dal vicino Nord-Africa. Un’altra torre, quella di Su Pottu, fu impiantata probabilmente alla fine del Seicento sulla sponda dello stagno di Cabras con funzione di guardia e protezione delle attività di pesca praticate nel bacino lacustre.

Torre vecchia

La torre Vecchia o di San Marco è ubicata lungo la costa orientale del Capo San Marco.

Ha forma troncoconica, con un diametro alla base di circa sette metri e un’altezza di circa nove metri. Si accedeva alla torre direttamente alla terrazza tramite una scala in corda o a pioli che, in caso di pericolo, poteva essere facilmente rimossa dal personale di guardia.

La torre è costruita in conci di arenaria e presentava in origine paramenti murari intonacati con malta di calce.

Torre del Sevo

Nell’area naturalistica di Seu, a sua volta compresa nell’area marina protetta del Sinis, quasi a picco sul mare si erge la torre del Sevo, fortezza eretta dalla Corona spagnola nel tardo sedicesimo secolo.

La sua forma è troncoconica, con un diametro alla base di più di sette metri e un’altezza di quasi dieci. L’ingresso è a circa quattro metri dal suolo e conduce a un ambiente voltato a cupola. Sulla sinistra, una scala sale sino alla terrazza, nel cui parapetto trovavano posto i cannoni.

Dalla torre si ammira un panorama mozzafiato, specialmente al tramonto: alla destra il litorale con i tre “gioielli” del Sinis: Maimoniis Arutas Mari Ermi, caratterizzati dai colorati granelli di quarzo, verso sinistra lo sguardo seguirà la linea di costa che termina a capo San Marco.

Capo San Marco, penisola del Sinis, sullo sfondo la torre di San Giovanni.

Torre di San Giovanni di Sinis
Località San Giovanni di Sinis, Cabras

Gli orari di visita potrebbero variare in base alle condizioni meteo
Informazioni presso l’Area archeologica di Tharros o al numero +39 0783 37 00 19