Tre Festival consecutivi, a partire dalla seconda edizione del “Festival Internazionale dell’Archeologia” e del “Festival Letterario dell’Archeologia”, fino alla nuova proposta del “Sardegna Archeofilm Festival”, hanno visto oltre 5.300 spettatori registrati per 14 panel, 54 relatori e 89 ospiti.
A questi numeri, per raccontare l’animarsi di queste giornate estive al Parco Archeologico del Sinis, si aggiungono i 17.207 ingressi ai siti archeologici delk Parco archeologico del Sinis registrate nel mese di giugno (+6% rispetto al 2022). Più nel dettaglio, nei giorni dei Festival, l’area archeologica Mont’e Prama ha visto la presenza di 560 visitatori, mentre l’Ipogeo del villaggio di San Salvatore (riaperto, come promesso, dopo il restauro) ha contato 291 ingressi.
Un incremento che, come afferma il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni, “Ha rappresentato una tappa importante nel nostro obiettivo di avvicinare il pubblico ai nostri tesori archeologici anche attraverso i vari linguaggi dell’arte. I numeri di queste tre manifestazioni ci raccontano che siamo nella giusta direzione. Quest’anno si è aggiunto il cinema, con l’Archeofilm festival che ci ha dato grandi soddisfazioni. Mentre il Festival dell’Archeologia e il festival letterario sono stati una importante conferma nella loro seconda edizione”.
Ma l’estate culturale di Mont’e Prama non è ancora finita. Il Festival Letterario dell’Archeologia proseguirà tra qualche settimana, con lo speciale di due giorni dell’1 e 2 agosto (leggi il programma). Si partirà con le presentazioni di Sì, lo voglio! (Edizioni People) del giornalista e scrittore Giovanni Follesa, che raccoglie 20 storie di altrettante coppie – una per regione – che all’indomani dell’approvazione della legge Cirinnà sulle unioni civili hanno deciso di sposarsi (ore 19.30), seguita dal concerto di Abdullah Ibrahim (ore 20.30). E, il giorno seguente, La scrittrice obesa (Edizioni Arkadia) di Marisa Salabelle (ore 19.30), con il concerto di Tigran Hamasyan (ore 20.30).
Le diverse manifestazioni sono promosse dalla Fondazione Mont‘e Prama in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Regione Autonoma della Sardegna tramite Centro regionale di Programmazione e Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, il Comune di Cabras, il Comune di Paulilatino, la Fondazione di Sardegna e l’Università degli Studi di Cagliari, con il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.