Nei primi undici mesi del 2023 incassi ancora in crescita: +25,3% rispetto al 2022 e all’epoca pre-Covid. Nello stesso periodo crescono anche i visitatori: +18% rispetto al 2022 e +2,4% rispetto al biennio pre-Covid
Il mese di novembre, storicamente il più “debole” dal punto di vista di accessi e incassi per i siti gestiti dalla Fondazione Mont’e Prama, fa registrare nel 2023 nuovi record: 3135 ingressi registrati e biglietti staccati, per un valore di oltre 14 mila euro. Circa il 20% in più gli accessi rispetto al 2022 e 60% in più di ingressi rispetto all’ultimo novembre pre-Covid.
Il dato relativo ai primi undici mesi dell’anno è altamente confortante: al 30 novembre erano 153.902 i biglietti emessi tra il Museo civico, l’antica Città di Tharros, la torre di San Giovanni, il sito di Mont’e Prama e l’ipogeo di San Salvatore, contro i 130.357 dello scorso anno (+18%); in questo caso incassi in crescita del 25% sia rispetto al 2022 che all’ultimo biennio pre- pandemia.
Si tratta di numeri importanti, che confermano l’attenzione dei visitatori per la storia antica e le proposte del Parco archeologico naturale del Sinis e che paiono confermare la bontà degli investimenti in promozione effettuati nel corso del 2022 e nella prima parte del 2023.
Entro poche settimane il Museo civico ospiterà il laboratorio di restauro didattico condotto dalla Soprintendenza ABAP di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, che sarà sempre visitabile durante le giornate di apertura.
Nei programmi della Fondazione, con i lavori di musealizzazione a Mont’e Prama e l’apertura della nuova ala del Museo civico, con la riunione del complesso statuario dei Giganti a Cabras, unitamente alle iniziative di promozione a New York, agli Uffizi e negli altri luoghi della cultura, nel triennio 2024/2026 l’obiettivo diventerà quello delle 200 mila presenze annuali e del milione di euro di incassi.
Risorse da investire in ricerca, didattica e integrazione socioculturale nel territorio.