Mont’e Prama 2016-2019

Il digital storytelling del Liceo artistico
Carlo Contini di Oristano

Gli eroi di Mont’e Prama raccontati dai ragazzi con il digital storytelling.

Il progetto #wearemonteprama si è arricchito di una nuova esperienza di conoscenza e valorizzazione degli eroi, che ha visto protagonisti gli studenti di una classe del Liceo artistico Carlo Contini di Oristano.

Malgrado la breve distanza che li separa dal sito di Mont’e Prama e dal Museo archeologico Giovanni Marongiu, i ragazzi non conoscevano il patrimonio statuario e le loro rappresentazioni mentali erano fantasiose e vaghe, in quanto ereditate dai “sentito dire” locali. Il laboratorio ha rappresentato un’occasione non solo di conoscenza diretta, ma anche di discussione collettiva tra studenti, esperti e museologi del valore e del significato patrimoniale delle statue. I ragazzi le hanno sentite come “memoria, storia, identità della Sardegna”, definendole alla fine del percorso “patrimonio universale” e “incontro con la storia”.

La componente estetica permea il percorso scolastico di questi studenti

Le loro differenze di visione e narrazione hanno arricchito le forme narrative dedicate a Mont’e Prama rivelando sensibilità, espressione e cultura legate al contesto locale e alla specifica formazione scolastica, che hanno ampliato la visione e aperto nuovi orizzonti interpretativi del patrimonio statuario.

curiosità, mistero, commozione, nostalgia, sorpresa

Le parole chiave che delineano il rapporto dei ragazzi di Oristano con le statue fanno emergere un forte legame con il paesaggio/luogo, di cui i ragazzi vedono le statue come testimonianza, valore e orgoglio… orgoglio che gli stessi ragazzi rilanciano come e perché appartenenti allo stesso territorio.

Immagini suggestive e esteticamente bellissime dei paesaggi locali introducono e contestualizzano i loro digital storytelling, creando narrazioni originali che “escono” dai musei per estendersi agli stagni, alle colline, agli scorci di mare o di paesi.

solenni, maestosi, imponenti

L’incontro, il contatto reale con le statue e i loro punti di riferimento si sono espressi nelle storie con una quasi professionale (Liceo artistico!) attenzione alle forme e dimensioni e agli atteggiamenti dei corpi.

sono sproporzionate… ma danno ugualmente una impressione di armonia

Gli occhi in particolare sono stati il centro dell’attenzione scatenando dubbi e domande sul perché della loro forma e sui messaggi più o meno nascosti.

fissi, ipnotici, impressionanti

I risultati del laboratorio, nel loro insieme, rinforzano la validità della scelta di affidare proprio ai giovani il compito di ampliare, “rinfrescare e rinnovare” le narrazioni del patrimonio di Mont’e Prama: le loro emozioni, rappresentazioni, immaginazioni dentro e fuori i saperi ufficiali e specialistici rendono dialoganti e comunicative le statue per qualsiasi persona più o meno esperta.

Soprattutto,
sono espressione di uno spirito e di un carattere locale
al quale è e sarà affidato il compito
di custodire e tramandare questo patrimonio eccezionale.

Digital storytelling

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