I vertici istituzionali della Cultura in Sardegna si sono ritrovati il 10 maggio nello stand della Fondazione Mont’e Prama al Salone del Libro di Torino. L’occasione è quella delle celebrazioni dei 50 anni dalla scoperta dei Giganti. Questo il tema della prima conferenza che ha visto protagonisti Ilaria Portas, Assessora alla cultura della Regione Sardegna, Elena Boldetti del Segretariato regionale del Ministero della Cultura e Giorgio Murru, direttore dell’Area scientifica e didattica della Fondazione. L’evento, moderato da Jimmy Spiga, si è aperto con le voci de Su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu.
Il presidente Anthony Muroni, nel suo intervento di saluto iniziale ha ricordato l’impegno della Fondazione nella promozione e valorizzazione del parco archeologico naturale del Sinis. “Siamo al salone del Libro per il terzo anno consecutivo – ha detto Muroni – ma questo per noi è un anno speciale, quello del cinquantesimo anniversario da questa straordinaria scoperta. Anche al Salone, come abbiamo fatto in altre realtà, ultima in ordine di tempo Pompei, cerchiamo di far dialogare le diverse anime della cultura sarda per promuovere la nostra regione, la sua cultura e la sua identità”.
L’Assessora regionale alla cultura, Ilaria Portas ha sottolineato il ruolo dei beni culturali e dell’archeologia nel sistema regionale. “I Giganti sono un simbolo della promozione della Cultura e dell’archeologia sarda che possono essere raccontate e diffuse in tutto il mondo”. L’assessora Portas ha messo in evidenza l’importanza dei festival come polmone culturale anche nelle più piccole realtà dell’isola. “Non dobbiamo dimenticare che la Sardegna è fatta anche dai molti piccoli comuni dove c’è molto fermento e che meritano sostegno”.
Elena Boldetti, Segretario regionale del Ministero della Cultura, ha ricordato gli ultimi interventi del MiC che hanno interessato i Giganti e il museo che li ospita. “È stato realizzato il laboratorio di restauro, i visitatori ora possono ammirare lo straordinario lavoro dei restauratori”. Boldetti si è poi soffermata sull’importanza della sinergia tra le diverse istituzioni: “Assieme alla Regione facciamo un lavoro di squadra per garantire il sostegno alla cultura e ai beni culturali della Sardegna”.
Giorgio Murru, direttore dell’Area Scientifica e Didattica della Fondazione ha spiegato il senso della nuova esposizione dei Giganti al Museo di Cabras. “Per la prima volta – ha detto Murru – saranno visibili a 360 gradi in una sala illuminata dalla luce naturale. È emozionante vedere insieme i modellini di nuraghe e le statue che guardano verso lo stagno e la collina in cui sono stati scoperti”. Murru ha poi illustrato le numerose attività della fondazione nel settore della didattica. “Abbiamo coinvolto in numerosi progetti il Circolo scolastico di Cabras, il Liceo Artistico e l’istituto Mossa di Oristano e le due Università di Cagliari e Sassari perché crediamo che i ragazzi debbano conoscere e appropriarsi dei tesori che ci onoriamo di custodire”.
Al termine della conferenza ancora applausi per i brani de Su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu che hanno richiamato decine di visitatori del Salone del Libro.
Gli appuntamenti della Fondazione al Salone del Libro di Torino sono proseguiti con la conferenza dal titolo “Gli ori di Tharros” e il laboratorio di arte orafa a cura di Ilaria Orri e Pierandrea Carta, con la presentazione dei Festival che animeranno l’estate di Mont’e Prama, con Giovanni Follesa e Giorgio Murru, e, a seguire, con la presentazione dell’Archeomagazine MP e il racconto della rassegna “I Venerdì al museo”. Tutti gli eventi sono stati trasmessi in diretta nella pagina Facebook della Fondazione.